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L’acido polilattico… bioristrutturante o filler?

L’Acido polilattico è molecola molto interessante, ma complessa, che, se ben utilizzata, con la giusta indicazione, consente risultati straordinari mediante una ristrutturazione dei tessuti duratura nel tempo.


Cosa è l’acido polilattico

L’acido polilattico (PLA) commercializzato con il nome di SCULPTRA, è un polimero dell’acido lattico Alfa-idrossi-acido, materiale di origine non animale.  

Sculptra può essere considerato un ricostituente del tessuto connettivo, in grado di influire direttamente sull’attività dei fibroblasti e la produzione di collagene. Si tratta di un polimero sintetico impiegato in medicina da oltre 30 anni, sotto forma di fili di sutura, viti, placche, impianti.

La sostanza di cui parlo è biocompatibile cioè non dannosa per l’organismo, priva di qualunque tossicità, biodegradabile e riassorbibile e non interferisce con il sistema immunitario.


L’acido polilattico è un filler?

L’acido polilattico viene erroneamente definito un filler.

L’acido polilattico è un BIORISTRUTTURANTE che consente un ringiovanimento progressivo e graduale nel tempo con effetti molto naturali. Il suo utilizzo con il METODO INTEGRA si attua in quei soggetti che hanno perso il sostegno del tessuto adiposo del viso. Infatti, l’acido polilattico, una volta iniettato nei tessuti, è in grado di stimolare in modo massiccio la produzione di collagene di tipo 1 creando, che volta nei tessuti attiva fattori di crescita che stimolano la produzione di fibroblasti, consentendo la formazione di nuovo collagene che sarà più o meno massiccia a seconda di come il prodotto è stato diluito ed idratato.  Il collagene tende a riorganizzarsi e a creare una impalcatura in grado di sorreggere i tessuti.


Solitamente, l’area appena trattata può presentare piccoli segni come eritemi, ecchimosi, edema e rossore; tutti fortunatamente reversibili in pochi giorni.